Anabolizzanti: quello che nessuno ti dice!

Gli studi in corso hanno rilevato che i ragazzi e gli uomini che hanno assunto questo integratore hanno sviluppato livelli elevati di ormoni femminili (estrogeni) oltre che di testosterone (facendo aumentare il rischio di effetti femminilizzanti come l’aumento del volume delle mammelle) e sono andati incontro a pubertà ed accrescimento stentato delle ossa che ha causato loro un’altezza inferiore al normale nell’età adulta.

Un altro prodotto a cui si ricorre è l’uso dell’ormone della crescita (GH). Il GH è un ormone anabolizzante che induce l’utilizzazione degli amminoacidi per la sintesi di proteine e stimola molte cellule bersaglio ad accrescersi e dividersi. Nello stesso tempo determina la scissione dei grassi e la loro utilizzazione a scopi energetici mentre risparmia il glucosio contribuendo a mantenere l’omeostasi degli zuccheri nel sangue.

Un’ altra sostanza molto usata è il clenbuterolo. Farmacologicamente viene utilizzato per curare l’asma ma in ambito sportivo aumenta la crescita muscolare, diminuisce il grasso e aumenta la forza. Il clenbuterolo però ha come effetto collaterale la tachicardia, ovvero l’aumento dei battiti cardiaci e in dosi elevate può determinare un arresto cardiaco.

Esistono anche delle sostanze che non sono farmaci ma che vengono usate per gonfiare i muscoli senza influire sulle prestazioni e che non si possono definire nè anabolizzanti nè dopanti in senso classico, sono sostanze come il Synthol, componente di natura oleosa, iniettabile a livello intramuscolare, che aumenta artificialmente la massa muscolare con un effetto simile a quello degli impianti in silicone.

Perchè gli anabolizzanti non sono legalizzati nelle competizioni ma vengono comunque utilizzati sempre da più atleti e addirittura suggeriti dai preparatori atletici?

Il discorso è complesso, ovviamente c’è una forte pressione da parte di interessi economici delle case farmaceutiche, delle federazioni ecc., il tutto però va mascherato in modo da risultare “pulito”.

Prendiamo ancora il bodybuilding come esempio, negli USA vi furono dei tentativi di gare a livello cittadino con fisici nella media ma queste gare non riuscivano a conquistare un grande pubblico, le persone non erano disposte a pagare 20 dollari per vedere dei fisici nella media e gli atleti stessi erano imbarazzati ad esibirsi con dimensioni normali.

Risultato: tali gare si rivelarono un fiasco completo e furono rimpiazzate con le attuali competizioni dove gli atleti non si può certo dire che abbiano dimensioni nella media.

Ora i test antidoping sono fatti a caso nel corso dell’anno ma non esistono test per l’ormone della crescita nè per gli ultimi farmaci apparsi sul mercato.

Generalmente i funzionari evitano i test antidoping ai partecipanti di alto livello che hanno raggiunto un’importanza nazionale, perchè questi sono il futuro del bodybuilding e rappresentano i modelli per le gare dell’anno successivo, nonchè sono i motori dell’economia della pubblicità degli integratori e delle copertine delle riviste.
Negli anni 1990 ci fu un test antidoping al Mr. Olympia dove venne riscontrato un solo caso di positività, si trattava di Shawn Ray che risultò positivo ai diuretici e venne sospeso. Era chiaro che tutti i partecipanti assumessero farmaci perchè avevano un aspetto formidabile eppure erano tutti “puliti”, solo Shawn era positivo.

Perchè? Come poteva esserci un solo caso di positività all’antidoping?

Semplice perchè come spesso accade serve sempre un capro espiatorio, un agnello da immolare e questo si verifica puntualmente in ogni sport, ed ecco spiegato il caso Pantani.

Se Pantani usava l’EPO pensate forse che fosse l’unico?

No di certo. Però far cadere l’agnello sacrificale serve sempre e soprattutto dona lustro ad un ambiente corrotto, riuscendo a nascondere la sporco sotto una coperta di ipocrisia.