Anabolizzanti: quello che nessuno ti dice!

Negli USA vari giocatori di football hanno fatto coming out dichiarando di utilizzare regolarmente gli anabolizzanti per aiutarsi nella preparazione delle partite.

I vantaggi degli anabolizzanti per gli atleti sono soprattutto l’incremento di massa muscolare, l’aumentata capacità di trasporto di ossigeno del sangue (dovuta al maggior volume degli eritrociti) ed anche una maggior aggressività che si traduce in un forte desiderio di schiacciare l’avversario.

Uno dei prodotti più ampiamente utilizzati in varie forme e derivati è senza dubbio il testosterone.

Il testosterone è uno steroide anabolizzante naturale, prodotto dall’organismo che stimola l’incremento della massa muscolare e ossea oltre ad altre modificazioni fisiche che avvengono nel corso della pubertà e che trasformano i ragazzi in adulti.

Se assunto per via esogena inibisce la produzione endogena: è come se il corpo dicesse: “perchè devo produrre testosterone se me lo stai dando tu?”.

Il vantaggio è che per via esogena si possono assumere grosse quantità di testosterone, di sicuro molto superiori a quelle che una persona riesce a sintetizzare in modo naturale.

Lo svantaggio sta nel fatto che un abuso del testosterone esogeno potrebbbe inibire l’azione della ghiandola pituitaria che “si addormenta”, inibendo la produzione di spermatozoi e portando altre disfunzioni poco piacevoli.

Chimicamente, per steroidi anabolizzanti si possono intendere quei farmaci che derivano dal testosterone e che attraverso opportune manipolazioni, permettono di mantenere gli effetti anabolizzanti con meno effetti androgeni.

E’ importante tener presente che anche minime alterazioni della molecola di testosterone comportano un notevole cambiamento dell’effetto farmacologico, pur mantenendo l’effetto androgeno.

Gli effetti androgeni spesso sono anche la causa degli effetti collaterali in quanto sono correlati non solo con l’aumento dell’ipertrofia muscolare ma anche con l’aumento del volume degli organi interni (cuore, fegato, milza, prostata, ecc.).

Bisogna sottolineare che gli effetti dell’utilizzo degli anabolizzanti a lungo termine non sono però stati adeguatamente studiati e necessitano di ulteriori ricerche come il fatto di riuscire a spiegare le dosi massicce che alcuni atleti riescono a tollerare anche ogni settimana.

In letteratura si riportano anche effetti collaterali di tipo psicologico che vengono spesso notati dai familiari e dalle persone vicine agli atleti; questi effetti corrispondono a cambiamenti di umore repentini, aumento dell’ irritabilità, senso di onnipotenza seguito da depressione nonchè dipendenza dal farmaco.

Nelle donne che hanno abusato di anabolizzanti si sono registrati fenomeni irreversibili di alopecia, ipertrofia del clitoride, irsutismo e abbassamento del timbro della voce, nonchè perdita del ciclo mestruale.

Di recente è entrato in scena in alcuni Paesi, l’androstenedione, venduto a banco come “integratore nutrizionale che migliora le prestazioni”, che nell’organismo viene convertito in testosterone. l’androstenedione viene assunto per via orale e per la maggior parte è distrutto dal fegato subito dopo l’ingestione ma i pochi milligrammi che sopravvivono fanno aumentare i livelli di testosterone.

Negli USA l’androstenedione non è sottoposto a controllo da parte della Food and Drug Administration e i suoi effetti a lungo termine non sono prevedibili.