DIETA CHETOGENICA E DIETA FLESSIBILE VS DBMADMETHOD
La dieta flessibile (flexible diet) è un sistema alimentare, comunemente nota come “If It Fits Your Macros” (IIFYM, letteralmente: “se quello che mangi rientra nei tuoi macronutrienti”). Il concetto è che se rientra nei tuoi macronutrienti che per dire devi assumere nelle 24 ore, allora non devi preoccuparti d’altro, anche se mangi qualche “schifezza” (junk food)”.
Nata negli USA presto venne adattata da alcuni bodybuilders americani desiderosi di uscire dalla consuetudine delle scelte alimentari classiche, basate sul monotematico pollo e riso, ricercando oltre al risultato anche un modo più intelligente e creativo di alimentarsi, senza privarsi del gusto e della gratificazione che solo cibi a base di carboidrati riescono a dare.
Il concetto di base è che in una dieta flessibile si può mangiare quello che si vuole entro dei limiti ragionevoli che sono appunto stabiliti dai macronutrienti giornalieri (carboidrati, proteine e grassi).
In questi ultimi anni anche in Italia, questo sistema alimentare si è molto diffuso nel mondo dell’agonismo nel Natural Body Building.
Se parliamo di obiettivi di questa nuova strategia alimentare, potremmo sintetizzare dicendo che si mira ad assumere più carboidrati possibili al fine di riempire le scorte di glicogeno muscolare. La cosa nuova nel mondo del Body Building sta nel fatto che precedentemente le scorte di glicogeno muscolare venivano reintegrate mediante le ricariche di carboidrati che venivano inserite all’interno di programmazioni alimentari di tipo chetogenico (a grassi e proteine).
Le diete chetogeniche attraverso la bassa se non minima assunzione giornaliera di carboidrati, cercano di favorire il dimagrimento attraverso l’utilizzo dei grassi di deposito, che può essere “sciolto” proprio in virtù che affamando il corpo di carboidrati esso sarà costretto ad usare i grassi alimentari come substrato energetico e ad attingere ai grassi di deposito per continuare a sopprimere questa carenza.
Le diete chetogeniche pur fornendo risultati indiscutibili in fatto di dimagrimento tuttavia non sembrano permettere di mantenere grosse quantità di massa magra che viene catabolizzata insieme al grasso col risultato finale che ci si trova sì dimagriti ma oltre al grasso si sono persi anche muscoli.
Inoltre le diete chetogeniche producono chetoni, e nel lungo periodo possono dare fenomeni di acidosi, dimostrandosi sistemi alimentari non praticabili tutto l’anno e questo spesso sfocia nei tanto temuti effetti yo-yo per i quali il peso lievita fortemente non appena si torna a reintrodurre i carboidrati.
Con la dieta flessibile invece si apportano costantemente carboidrati al corpo, al fine di lasciare il muscolo sempre rifornito di energia (attraverso il glicogeno) garantendo al contempo anche una certa tonicità che è riscontrabile lungo tutto il periodo di dieta e non solo durante le ricariche (come avviene invece per le diete chetogeniche).
Affinché la dieta flessibile possa funzionare e permettere il dimagrimento, ci deve essere un “trucco”: il trucco sta nel fatto che se si assumono molti carboidrati essi non dovranno mai superare determinate quantità per non essere trasformati in grasso ed essere dunque accumulati come nuovo tessuto adiposo.
Se una persona ha un metabolismo in ordine deve essere in grado di consumare 35 Kcal per Kg di peso corporeo (sarebbe meglio dire 35 Kcal per Kg di massa magra ma se il BF iniziale supera il 10% allora va bene utilizzare il peso corporeo), condizione ottimale per iniziare la fase di “definizione muscolare”.
Se non si è in questa condizione serve un “reset metabolico” per arrivare a tale parametro in modo graduale.
Le proteine da assumere vengono stabilite in base ai Kg di massa magra e alla morfologia dell’individuo (mesomorfo, endomorfo, ectomorfo) oltreché dal tipo di obiettivo.
Infine i grassi vengono calcolati per differenza tra i carboidrati e le proteine, rispetto all’introito calorico totale e possono aggirarsi intorno al 20%-25% delle Kcal totali fino ad arrivare al 10% in vicinanza delle competizioni.
Per iniziare un percorso dove si utilizza un approccio di tipo flessibile applicato al Natural Bodybuilding non ci sono libri a cui affidarsi, non si trova materiale didattico sufficientemente esaustivo nel web; l’unico modo per apprendere queste tecniche è quello di partecipare ai corsi formativi che i conoscitori di questa metodologia effettuano sul territorio nazionale.
Una seconda possibilità è quella di essere seguiti direttamente da persone che ne siano padroni.
L’approccio flessibile al Natural Bodybuilding non è facile e contiene molte sfaccettature che lo rendono un sistema non oggettivo ma molto soggettivo che male si presta ad esperienze da autodidatti.
Attualmente seguo persone da tutta Italia con l’approccio flessibile che però ho inglobato in un mio metodo personalizzato chiamato DBMAD METHOD dove MAD sta per “Mangia, Allenati e Depurati”.
Chi si rivolge a me seguirà dunque il DBMAD METHOD (#dbmadmethod), che è la mia personale interpretazione della dieta flessibile ed è integrato dalla mia personale esperienza maturata nel corso degli anni che ho potuto integrare e completare durante il DIPLOMA DI NUTRITIONAL SPORT CONSULTANT, Diploma che ha riconoscimento a livello EUROPEO e viene rilasciato direttamente dal College Naturopathic Medicine UK e successivamente tradotto in lingua italiana e asseverato in Tribunale.
Il Diploma di Nutritional Sport Consultant in mio possesso è stato rilasciato da CNM ITALIA che è un College privato, in Italia autorizzato all’insegnamento con Decreto Ministeriale (MIUR= Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) del 28.06.2013, già con Provveditorato agli studi nel 2007, dell’attività di Naturopatia, Nutrizione-Nutraceutica, Floriterapia ai sensi della Legge Nazionale vigente e normativa Europea delle Discipline del Benessere assieme alla Certificazione UNI EN ISO 9001:2008 rilasciata dalla “Quality Certification Bureau Italia” Q.C.B., conferiscono le condizioni di legittimità operativa ai diplomati e di conseguenza il valore e la competitività del loro esercizio professionale.
DBMAD METHOD è un metodo che tiene conto anche di tecniche di allenamento da me elaborate nel corso della mia esperienza nel mondo del fitness e del powerlifting.
Io sono Daniele Bertaggia e DBMAD METHOD è il mio metodo.
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